Mantegna e Gonzaga
I GRANDI MAESTRI A CORTE
“Mostrò costui col miglior modo come nella pittura si potesse fare gli scorti delle figure al di sotto insù, il che fu certo invenzione difficile e capricciosa”
Così il Vasari descriveva nel trattato “Le vite” 1568 il Mantegna che arrivò a Mantova nel 1460 e vi rimase fino alla morte nel 1506. Fu Ludovico Gonzaga a richiedere fortemente la presenza del pittore a corte che riservò il suo genio, per massima parte, al servizio esclusivo della famiglia. Il pittore, considerato come un “carissimum familiarem”, secondo la definizione data dallo stesso marchese, godeva, nella vivacissima corte dei Gonzaga, di molto prestigio, non solo grazie alle numerose opere realizzate per gli illustri committenti, ma anche per la fama di massimo esperto di antichità romane maturata nel soggiorno padovano dove ebbe modo di stringere amicizia con due dei più importanti umanisti dell’epoca, Giovanni Marcanova e Felice Feliciano.
a cura di Diana Marcello – storica dell’arte
E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE