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Dipinti di schiena
Cosa può raccontare una schiena o un corpo di spalle? Può svelare una parte segreta e preservarne al tempo stesso il mistero? Dal Medioevo al Novecento tanti i pittori hanno si sono dedicati alle figure viste da dietro. Una delle più significative apparizioni della figura di schiena fu il Compianto del Cristo morto che fa parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. Giotto, infatti fu tra i primi pittori ad introdurre figure che danno le spalle all’osservatore, creando così profondità negli spazi e un senso di realismo della scena. Ed ancora nel Seicento la schiena della bella Venere allo specchio di Diego Velasquez. Venere distesa, non è una novità, ma di spalle non si era ancora vista. Ai primi dell’Ottocento, per gli artisti romantici, la figura così dipinta consente di ammirare la vastità del paesaggio che hanno davanti, per altri un modo di svelare la vita di un personaggio senza disturbarlo, osservandolo quasi di nascosto. Tra questi Caspar David Friederich dipinse una grande varietà di personaggi di spalle: dal viandante alla donna davanti alla finestra, probabilmente ispiratrice, nel Novecento, di Salvador Dalì, autore del ben noto quadro Ragazza alla finestra che ritrae un figura di cui vedremo soltanto la parte posteriore.
a cura di Diana Marcello – storica dell’arte
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